Il tramonto del "Monarca". Verso una Terza Repubblica fatta semplicemente di...Democrazia.
Stanno tramontando gli anni del "ghè pensi mì". Il trascinatore "carismatico" di Arcore ha perso prima Casini e ora Fini. Gli rimane solo la Lega a fargli compagnia. Una Lega padano-centrica a cui il PdL stava ormai consegnando l'Italia. Molti italiani hanno creduto in questo sogno: il sogno di un libero mercato che automaticamente avrebbe risolto ogni problema e di un leader che, in base alla sua esperienza di imprenditore e ad una accorta politica fatta di spot, avrebbe prodotto magicamente il cosiddetto "miracolo italiano".
Così non è stato. La cruda realtà attende gli italiani: la ripresa economica sta stentando e a prezzo di una crescente disoccupazione. Gli italiani si vedono giorno dopo giorno erodere il loro tenore di vita. Le famiglie, quando stentano ad arrivare alla fine del mese, hanno altro a cui pensare che al "partito dell'amore".
Ma la colpa è solo di Berlusconi? Certamente il leaderismo, nel Cavaliere, ha raggiunto livelli impensati, ma il peggio è che c'è stato un processo di "berlusconizzazione" dell'intera società italiana, nei partiti, negli enti locali...
Un pò tutti si sono ammalati del "ghè pensi mì", di esecutivi che si erano messi a guidare i vari parlamenti nazionali e locali. E ora è necessario riscoprire il gusto della partecipazione popolare e in chi detiene il potere, il senso del limite istituzionale e della doverosa trasparenza. La stessa eliminazione, nelle città italiane, dei consigli di quartiere va nella direzione completamente opposta a quella di stimolare una ampia partecipazione democratica. Ma in quanti si sono strappati le vesti? Chi ha protestato? Da dove iniziare allora la riscossa democratica? Io credo dalla libera informazione. E'necessario aumentare il livello del dibattito e la circolazione delle idee. La stampa e internet hanno in ciò un ruolo di primo piano. Il "cittadino-lettore" un tempo passivo sta diventando sempre più un "cittadino-giornalista" che interviene, che manda mail, che interagisce tramite blog o social network.
Perciò cambierà anche la fisionomia di chi fa politica e dovrà uscire dalla cortigianeria e dalla deferenza ai "capibastone" politici che spesso non coincidono neanche con le relative segreterie dei partiti. E parlarsi. Uscire fuori dal "politicamente corretto" e iniziare il dibattito. Il dibattito lo reputo già un primo successo. Il luogo dove iniziare il dibattito sono le maggioranze stesse, in chi detiene il potere, ma anche gli stessi partiti politici. Dobbiamo, tutti, superare la logica che "i panni sporchi si lavino solo in famiglia", all'interno dei partiti, nelle maggioranze o minoranze che siano. I cittadini hanno bisogno di trasparenza per poter decidere. La "questione democratica" è perciò sempre più connessa con la "questione informativa".
Il leaderismo porta a una logica di "Palazzo". Il quale appare sempre più come un alieno rispetto al popolo. Chissà perchè per il Palazzo i soldi non mancano mai! Dobbiamo, allora, tornare alla "Piazza" e parlarci. E' necessario riscoprire un metodo di partecipazione alla cosa pubblica. Il metodo non può più essere il "Monarca" stesso.
La Terza Repubblica si chiama semplicemente..democrazia.
Cordiali saluti
Glauco Santi
glc.snt@libero.it
Home » Parma City Blog » Il tramonto del "Monarca". Verso una Terza Repubblica fatta di...Democrazia.