La Camera dei Deputati, a maggioranza, ha ritenuto fondata la pregiudiziale di costituzionalità sollevata dall'UDC in merito alla proposta di legge dell'on. Paola Concia, del PD, sull'omofobia. Vi era, infatti, il rischio di provocare una discriminazione nei confronti di chi omosessuale non è, qualora nel nostro codice penale fosse stata introdotta un'aggravante specifica per reati commessi con finalità inerenti l'orientamento sessuale. Picchiare un non omosessuale non è infatti meno grave di picchiare un omosessuale, tutti e due sono gesti ugualmente esecrabili. Esiste già nel nostro ordinamento, all'art. 61 del codice penale, un aumento di pena quando il reato è commesso per futili motivi. Non occorre creare perciò, ad arte, dei doppioni o categorie speciali e privilegiate che lederebbero il principio di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, garantito dalla nostra Costituzione repubblicana. In realtà tale progetto avrebbe finito per introdurre una sorta di "delitto di opinione", come ha colto molto bene la stessa on. Paola Binetti, dissociandosi in modo esemplare dalle direttive del suo stesso partito. Il testo poteva infatti costituire un precedente per un successivo riconoscimento del matrimonio omosessuale, della procreazione artificiale o della adozione di bambini da parte di persone dello stesso sesso.
Glauco Santi
Parma
15 ottobre 2009
glc.snt@libero.it
Home » Parma City Blog » Camera: Omofobia e Costituzione