Carcerazione preventiva e Stato di Diritto
I recenti attriti fra i Radicali presenti nel PD e lo stesso Partito Democratico rivelano il diverso DNA delle due formazioni ed ideologie politiche.
Il Partito Radicale nacque nel 1955 in seguito a una scissione del Partito Liberale Italiano. Ha quindi come preoccupazione prima, per essere sintetici, la difesa del diritto individuale.
Il grosso del Partito Democratico deriva invece dalla tradizione marxista-leninista in cui viene messo in primo piano lo Stato.
Statalismo e liberalismo non potevano, prima o poi, non entrare in palese conflitto.
Premetto che la mia formazione culturale si rifà alla Dottrina Sociale Cristiana e più volte mi sono scontrato, anche pubblicamente, con l'ideologia radicale, di tipo relativista, specie per quanto concerne i cosiddetti temi eticamente sensibili.
Oggi, però, devo dare atto ai radicali di essere fra le poche realtà a mettere con insistenza e in modo pubblico a tema della agenda della politica i diritti degli uomini reclusi.
Massima fiducia nella Magistratura, la quale si trova, sempre più spesso, a operare una funzione di difficile e impegnativa supplenza laddove altri poteri e soggetti sociali hanno colpevolmente abdicato a loro precise responsabilità.
Però, se i dati di cui ora sono in possesso sono esatti, avere più del 40% dei detenuti in attesa di giudizio è veramente troppo! C'è qualcosa che non quadra...
In uno Stato di Diritto, prima si fanno i processi e poi si mette la gente in galera. Ma nel 40% dei casi evidentemente si fa esattamente il contrario.
Le motivazioni certamente le conosciamo tutti: pericolo di inquinamento delle prove, rischio di fuga o di reiterazione del reato... Comprensibili, ma non giustificabili qualora il processo dovesse in futuro appurare l'innocenza di tali persone. In questo caso un innocente sarebbe stato privato della libertà, ingiustamente, dando preventivamente più credito alle affermazioni della accusa rispetto a quelle della difesa.
Lo stesso Presidente della Repubblica ha più volte invitato a non esagerare con la carcerazione preventiva, quindi il tema non è così peregrino.
Facciamo tutti una necessaria riflessione su questo argomento affinchè ritroviamo un giusto equilibrio non solo fra i tre poteri dello Stato, legislativo giudiziario esecutivo, ma anche in relazione a un necessario garantismo verso la persona individuale tipico di un vero e giusto Stato di Diritto.
Cordiali saluti.
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